Antonio Onorato

 

 

VERSI DI UN TEMPO ANDATO

 

Far passare, quei giorni chiari e scuri,

agli occhi, e sono fragili sorrisi,

belli e ricchi di nuove fioriture

cieli immacolati e tocchi di cuore.

 E che odiosa meraviglia la morte

soffusamente attenderò la fine

che la terra è stata generosa;

mestizia e nostalgia non siano faglia.

Mordo il fiume che riversa e la pelle

e nel ricordo denudo te amore;

e mi colse felice il tuo venire

nella impurità delle nostre stelle.

Agli occhi miei sei fragile sorriso

un sapore amaro colto lontano

e così spoglio dei giorni tuoi e miei;

tutt’ora non c’è nulla che non farei

per te.

Un’aria antica si è rinnovata

rammentando che celeste è stata;

e se senza pastore non c’è festa

senza te non c’è poesia che resta.

 

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